Intervento in materia di archeologia preventiva e quote latte

Intervento in materia di archeologia preventiva e quote latte

EUFEMI(UDC). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EUFEMI (UDC). Signor Presidente, il Gruppo UDC voterà a favore della conversione del decreto-legge in esame e quindi alla proposta del Governo relativamente alle competenze del Ministero per la coesione sociale (rese necessarie dopo la scelta di separarne la funzionalità dalla ormai mastodontica struttura del Dicastero dell’economia e delle finanze) e alla nuova definizione delle competenze per il diritto di autore, portate alla responsabilità congiunta della Presidenza del Consiglio.
Nel corso dei lavori sono state apportate alcune significative modifiche, di cui dobbiamo dare atto. La prima iniziativa del nostro Gruppo riguarda l’introduzione delle norme sull’archeologia preventiva: uno strumento indispensabile per tutelare il patrimonio dei beni culturali italiani attraverso precise norme di indirizzo.
Siamo stati accusati di volere distruggere il patrimonio: dichiarazioni incaute ed ingiuste; ci muoviamo proprio nel senso della tutela e non della permissività. Questi valori non sono patrimonio esclusivo di una forza politica, ma devono appartenere a tutti. Non c’è un diritto di titolarità, onorevole Turroni, rispetto ad altri.
Abbiamo dimostrato che questi problemi ci stanno a cuore in modo forte. Respingiamo le accuse che ci sono state rivolte con leggerezza e superficialità, perché le tutele vengono rafforzate e non indebolite. Quale posizione hanno privilegiato, per esempio, i Verdi rispetto alle devastazioni nel comune di Torino, in Piazza San Carlo e in Piazza Vittorio, quelle degli interessi locali o quelle di tutela dell’interesse generale che noi invece abbiamo correttamente rappresentato?
Oggi è stata emanata l’ordinanza della direzione dei beni archeologici, proprio per fermare i lavori nelle aree interessate, in attesa delle decisioni del comitato tecnico. È stato poi approvato, con il nostro pieno consenso, l’emendamento del relatore Malan – che ringrazio – relativo alle norme sulle convenzioni numismatiche e rilevo anche l’azione svolta dal senatore Falcier. Quelle norme erano illustrate, onorevole Turroni, nel nostro disegno di legge n. 2153, quindi, non vengono dal nulla (erano del primo aprile 2003) e registrarono la firma di ben 30 colleghi. In quel provvedimento potrà anche trovare numerose sentenze della Corte di cassazione.
Oggi, con questo provvedimento legislativo si mette ordine in un settore, evitando le difficoltà che quotidianamente incontrano i commercianti e i collezionisti onesti.
L’altra questione, fortemente attesa dal mondo agricolo, era la soluzione alle competenze giudiziarie in materia di quote latte. Signor Presidente, ne avevo segnalato la problematicità fin nel corso dell’esame della questione, in sede di legge finanziaria. In quella occasione richiamai l’attenzione del Senato sul passaggio di competenze di rilievo comunitario di settori sensibili, tra cui la vigilanza nei settori dell’economia pubblica, dalla giustizia amministrativa ai giudici di pace, che avrebbe determinato un affievolimento degli interessi dello Stato e dell’Unione, dove sono in gioco rilevanti risorse europee.
La norma si poneva in palese contrasto con quanto affermato in giurisprudenza circa la competenza esclusiva dei giudici amministrativi a conoscere dei contenziosi tra Agea e produttori di latte aventi ad oggetto i prelievi supplementari dovuti da quanti producono in violazione della propria quota latte come da ultimo la Corte di cassazione (sezioni unite, sentenza del 14 ottobre 2004 n. 20254).
E come non ricordare quanto segnalato nella relazione di quest’anno dalla Corte dei conti sui rapporti finanziari tra Italia ed Unione Europea in materia di fondi comunitari laddove il richiamato comma 551 era destinato a creare aperture alle aspettative dei produttori eccedentari tese alla dilazione e alla remissione della corresponsione del prelievo supplementare con connesso trasferimento dei relativi oneri a carico della collettività?
La norma avrebbe creato incertezza in merito all’effettiva possibilità per lo Stato di recuperare gli importi dovuti e da pagare all’Unione Europea e di penalizzare l’intero settore lattiero caseario a cui il legislatore negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione incentivando in vario modo la soluzione dell’annosa questione delle multe pregresse.
Ora questo problema viene definitivamente superato con nostra grande soddisfazione.
Per queste ragioni, esprimo il voto favore del Gruppo UDC. (Applausi dal GruppoUDCe del senatore Fasolino. Congratulazioni).

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