Interrogazione a risposta scritta su inconvenienti treno pendolari di Chivasso
Al Ministro dei Trasporti
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Per sapere – premesso che:
secondo notizie di stampa, lunedì 30 luglio scorso, alle ore 17.45 circa, sul treno che trasporta i pendolari di Chivasso, in Piemonte, un uomo è svenuto a causa delle disumane condizioni in cui era costretto a viaggiare;
i vagoni, di ultima generazione, erano occupati da decine di persone in piedi o sedute sugli scalini per mancanza di posti a sedere;
l’impianto di aria condizionata non funzionava correttamente;
la temperatura interna era di 39°, come mostrava il tabellone luminoso, ma i finestrini non potevano essere aperti;
l’ambulanza è arrivata alla stazione di Torino Stura, dove il treno si è fermato in seguito all’accaduto, dopo circa venti minuti;
nel frattempo l’uomo colpito dal malore è rimasto sul vagone perché per motivi di sicurezza non si potevano aprire le porte;
i passeggeri del treno hanno impiegato circa un’ora per compiere un tragitto di soli dieci chilometri;
se non ritenga di fornire informazioni circa le reali ragioni del malfunzionamento dell’impianto di aria condizionata del treno;
quali iniziative intenda assumere per tutelare il cittadino utente, che paga costi altissimi per servizi spesso non all’altezza del prezzo pagato, al fine di evitare il ripetersi di spiacevoli eventi come quello appena accaduto, che rappresentano il grave stato di degrado del sistema del trasporto ferroviario che si manifesta in modo particolare nella Regione Piemonte, come più volte sottolineato, e sui treni locali che trasportano i lavoratori pendolari.
Roma, 2 agosto 2007
Sen. Eufemi