Interpellanza su bando di gara Fondazione Ordine Mauriziano
Al Ministro degli Interni Al Ministro dei Beni Culturali
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli Interni e il Ministro dei Beni Culturali, per sapere premesso che:
dopo la determina commissariale n. 88 del 22 marzo 2005, sul sito della Fondazione Ordine Mauriziano è apparso un bando di gara d’asta pubblica a firma del Commissario straordinario Prefetto Anna Maria D’Ascenzo, ai fini dell’aggiudicazione della affittanze giornaliere, un vero e proprio piano tariffario, limitatamente al periodo che va 1.07.2005 – 30.04.2006 per lo svolgimento di manifestazione espositive di pubblica frequentazione in generale, locations, esposizioni, congressi, fiere, per quanto riguarda l’affitto di locali e/o aree espositive interne/esterne presso i siti storici mauriziani;
al punto 5) dello stesso bando di gara sono ricomprese l’Abbazia-Chiesa di Staffarda e la Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso;
la legge 21 gennaio 2005, n. 4 di conversione del decreto legge 267/2004 all’articolo 6 bis disciplinava, dopo le modifiche intervenute in sede parlamentare, l’esplicito riferimento all’articolo 831 del codice civile prevedendo per l’Abbazia di Staffarda l’uso sacro della stessa senza incompatibilità con la destinazione culturale del bene medesimo nel rispetto delle Intese Stato italiano Santa Sede;
la scelta del Commissario straordinario rappresenta una grave violazione della disposizione legislativa e dell’orientamento del legislatore considerato che l’Abbazia di Staffarda è un luogo di culto che la stessa è una “res Sacra”, una Parrocchia consacrata fin dal 1804;
il bene immobile è sacro indipendentemente dal fatto di chi ne detiene la proprietà; è sacro in forza della destinazione;
se rispetto a tale scelta commerciale vi è stata la preventiva autorizzazione dell’ordinario diocesano dopo avere sentito il parroco sull’uso cui spetta la vigilanza sulla res sacra;
se non ritenga che questa sorta di affitto, che implica un deprecabile sfruttamento commerciale, non vada contro le esigenze imprescindibili e inalterabili della parrocchia;
se, tale scelta del Commissario straordinario abbia tenuto conto della disciplina dei beni culturali di interesse religioso e in particolare dell’articolo 5 della legge 25 marzo 1985 n. 121, del protocollo addizionale ai patti Lateranensi e dell’articolo 12 che disciplina un regime di collaborazione per la tutela del patrimonio storico artistico tenendo conto del principio di bilateralità e dunque “previa intesa” riguardanti beni destinati all’esercizio del culto;
quali iniziative intendano urgentemente assumere per bloccare le iniziative relative all’uso commerciale dell’Abbazia di Staffarda e di Sant’Antonio di Ranverso in aperta violazione della legge 21 gennaio 2005, n. 4;
le valutazioni sull’operato del Commissario straordinario D’Ascenzo su cui l’interrogante non aveva mancato di esprimere profonde riserve.