Interrogazione a risposta in Commissione Lavoro su Azienda Embraco di Chieri
Al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali
Premesso che:
l’Azienda Embraco di Riva presso Chieri, azienda produttrice di compressori per frigoriferi, storica fabbrica torinese, oggi multinazionale brasiliana, sta vivendo una fase di crisi occupazionale;
lo stabilimento di Riva presso Chieri negli ultimi tre anni è stato dimezzato, passando da oltre 2000 lavoratori a 1037;
la situazione si è oggi ulteriormente aggravata con la improvvisa messa in mobilità di 812 lavoratori su 900 dipendenti, rispetto ad una previsione di assestamento che si aggirava intorno alle 800 unità nel 2007;
nella giornata di mercoledì 17 novembre si sono registrati momenti di fortissima tensione con la occupazione da parte dei lavoratori della stazione ferroviaria di Pessione, nonché lo svincolo della A21 nei pressi del casello autostradale di Villanova d’Asti, paralizzando l’area di Chieri, con conseguenze sulla circolazione delle tratte nazionali ed interregionali e notevoli ritardi e disagi all’utenza;
per sapere
se il ricorso alla mobilità per un numero così ingente di lavoratori derivi da processi di delocalizzazione, con il trasferimento delle produzioni all’estero e in particolare in Slovacchia dei prodotti a più alto valore aggiunto riducendo lo stabilimento ad un enorme magazzino senza più alcuna linea produttiva anche per i prodotti di più bassa gamma;
quali iniziative intenda assumere il Governo per favorire un ritorno alla normalità dell’azienda, anche con il ricorso a strumenti quali gli ammortizzatori sociali e in particolare la cassa integrazione, tali da favorire, a tutela e garanzia dei lavoratori, il superamento della difficile situazione per un numero così ingente di famiglie;
se non ritenga opportuno costituire urgentemente un Tavolo tecnico tra Ministero del Lavoro, Regione, Enti Locali e la proprietà della azienda Embraco per individuare le soluzioni più idonee al superamento del difficile momento, favorendo il coinvolgimento dei principali committenti della Embraco torinese o altre importanti aziende multinazionale del settore.